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La storia di questo particolarissimo, affascinante orologio, ha inizio nel 1967 quando fu creato dal direttore vendite di Omega Robert Forster, utilizzando il progetto di Raymond Thevenaz e la produzione delle particolari casse monoblocco fatte a Sesto Calende (VA) da Fernando Fontana. La particolarissima linea ellittica, frutto di anni di studio, era stata creata per adattarsi aerodinamicamente al polso.
****** All'epoca il Dynamic era uno dei tanti modelli facenti parte della collezione Geneve, nata nel 1953 e che doveva il suo nome allo stesso rapporto con l'Osservatorio di Ginevra, che attribuì ad Omega numerosi premi. Con l'avvento del Dynamic la collezione Geneve si allargò parecchio fino a garantire, negli anni 70 (la Collezione Geneve sarà abbandonata nel 1979) il 60% delle vendite totali di Omega. E' voce comune, ma non confermata ufficilamente dalla Casa di Bienne, che il Dynamic, in tutti i suo modelli, abbia rappresentato l'orologio più venduto in assoluto, con oltre 8 milioni di pezzi. ****** Tornando al Dynamic, esso fin da subito fu dotato di una cassa monoblocco e di un movimento automatico (il calibro 565, ma anche il 601e il 752). elenco delle referenze dell'Omega Dynamic: LA PRIMA GENERAZIONE Indubbiamente il Geneve Dynamic rappresenta il vero Dynamic, quello dotato di straordinarie caratteristiche di originalità. Nela storia di questo modello, infatti, si riconoscono altre due fasi, certamente non dotate delle stesse caratteristiche straordinarie. La referenza 165 0039 va considarata la capostipite di tutta la serie: prodotta tra 1967 ed il 1974 senza dubbio in numero elevato di pezzi, di tal che, anche per via della particolare cassa monoblocco, è abbastanza facile trovarla in eccellenti condizioni (soprattutto di quadrante) ai nostri giorni. Altra referenza molto diffusa è la 566 015, prodotta tra il 1968 ed il 1977 sia in versione da uomo che da donna, con il celebre cinturino traforato in corfam: Particolarissima, oltra alla forma ellittica, era la costituzione della cassa monoblocco (si accede al movimento togliendo il vetro con apposito attrezzo): Insieme al bracciale l'orologio era disponibile con un particolarissimo cinturino traforato in Corfam ( a seconda delle referenze) : una assai rara versione con quadrante "racing" in mio possesso: nel 1970 Il Dynamic si stacca purtroppo dalla collezione Geneve, nell'alveo della quale come abbiamo visto era nato, per approdare alla collezione De Ville, da sempre la collezione Omega dotata di maggior originalità ed inventiva. "Purtroppo" perchè in questo caso il passaggio non è indolore: Dynamic perde la peculiare forma della cassa, che diventa più liscia, con il margini più smussati: insomma, l'inizio della fine di una rivoluzione! LA SECONDA GENERAZIONE Nasce nel 1984 come parte della collezione Seamaster: orologi colorati, che mantengono l'idea dell'atttacco del bracciale (sia pure di foggia differente). Per il resto, si tratta di orologi poco visti, forse poco comprati, in definitiva inutili sia come Seamaster che come Dynamic. la scritta Dynamic è presente solo sul fondello, accanto al medaglione Seamaster: i movimenti sono per lo più al quarzo. LA TERZA GENERAZIONE Nel 1977 il Dynamic cambia ancora, e ancora una volta in peggio. Cassa e bracciale perdono gli spunti rivoluzionari rimasti per cadere nella più scontata ovvietà: verranno prodotti due modelli, un solo-tempo con secondi al centro e calibro automatico (calibro 1108, che poi è il "consueto" ETA 2892-2). La cassa, non più monoblocco, è in 2 parti, la impermeabilità è di 50 metri. L'altro modello è indubbiamente (a mio avviso) il cronografo meno interessante prodotto da Omega, con movimento modulare. Le forme di questi due Dynamic avevano una foggia militare, il modello erano gli orologi prodotti per le Forze Militari Inglesi durante la Seconda Guerra Mondiale. A questi due modelli va aggiunta una serie del crono, denominata "Targa Florio" a ricordo della celebre gara automobilistica siciliana, e caratterizzato da un quadrante diverso dal precedente: La cosa più originale di questa serie di orologi è la scatola: un cilindro ovale di metallo che ricorda in qualche modo le forle della prima serie... REFERENZE Omega a Journey through the time https://dl.dropboxusercontent.com/u/200860...amic%20I%20.pdf APPENDICE nel testo cito il fatto che essendo la cassa del Dynamic (almeno del prima versione) monoblocco, al movimento si accede togliendo il vetro con uno specifico strumento. Ecco il mio, un Bergeon (ma immagino ce ne siano anche di altre marche): questa è invece la chiave Omega in plastica rossa che serve per svitare l'anello metallico che unisce cassa a bracciale: Edited by VValenti65 - 8/12/2021, 21:32 |