Il club degli orologi d'epoca (e non solo)

Votes taken by VValenti65

view post Posted: 20/2/2015, 16:19     +1Omega Dynamic: l'orologio senza tempo ! - La pagina degli orologi d'epoca (vintage watches)
La storia di questo particolarissimo, affascinante orologio, ha inizio nel 1967 quando fu creato dal direttore vendite di Omega Robert Forster, utilizzando il progetto di Raymond Thevenaz e la produzione delle particolari casse monoblocco fatte a Sesto Calende (VA) da Fernando Fontana. La particolarissima linea ellittica, frutto di anni di studio, era stata creata per adattarsi aerodinamicamente al polso.

DYNAMICADD

******
All'epoca il Dynamic era uno dei tanti modelli facenti parte della collezione Geneve, nata nel 1953 e che doveva il suo nome allo stesso rapporto con l'Osservatorio di Ginevra, che attribuì ad Omega numerosi premi. Con l'avvento del Dynamic la collezione Geneve si allargò parecchio fino a garantire, negli anni 70 (la Collezione Geneve sarà abbandonata nel 1979) il 60% delle vendite totali di Omega. E' voce comune, ma non confermata ufficilamente dalla Casa di Bienne, che il Dynamic, in tutti i suo modelli, abbia rappresentato l'orologio più venduto in assoluto, con oltre 8 milioni di pezzi.


******
Tornando al Dynamic, esso fin da subito fu dotato di una cassa monoblocco e di un movimento automatico (il calibro 565, ma anche il 601e il 752).


elenco delle referenze dell'Omega Dynamic:






LA PRIMA GENERAZIONE
Indubbiamente il Geneve Dynamic rappresenta il vero Dynamic, quello dotato di straordinarie caratteristiche di originalità. Nela storia di questo modello, infatti, si riconoscono altre due fasi, certamente non dotate delle stesse caratteristiche straordinarie.
La referenza 165 0039 va considarata la capostipite di tutta la serie: prodotta tra 1967 ed il 1974 senza dubbio in numero elevato di pezzi, di tal che, anche per via della particolare cassa monoblocco, è abbastanza facile trovarla in eccellenti condizioni (soprattutto di quadrante) ai nostri giorni.
dynamics


Altra referenza molto diffusa è la 566 015, prodotta tra il 1968 ed il 1977 sia in versione da uomo che da donna, con il celebre cinturino traforato in corfam:






Particolarissima, oltra alla forma ellittica, era la costituzione della cassa monoblocco (si accede al movimento togliendo il vetro con apposito attrezzo):

dynamicposter2002


bergeon2_0

Insieme al bracciale l'orologio era disponibile con un particolarissimo cinturino traforato in Corfam ( a seconda delle referenze) :

images

ome020st1317378

una assai rara versione con quadrante "racing" in mio possesso:

__57-1

nel 1970 Il Dynamic si stacca purtroppo dalla collezione Geneve, nell'alveo della DSC03673quale come abbiamo visto era nato, per approdare alla collezione De Ville, da sempre la collezione Omega dotata di maggior originalità ed inventiva. "Purtroppo" perchè in questo caso il passaggio non è indolore: Dynamic perde la peculiare forma della cassa, che diventa più liscia, con il margini più smussati: insomma, l'inizio della fine di una rivoluzione!

de_ville_dynamic_1096_3_1


Omega_Dynamic_1__2_




LA SECONDA GENERAZIONE
Nasce nel 1984 come parte della collezione Seamaster: orologi colorati, che mantengono l'idea dell'atttacco del bracciale (sia pure di foggia differente). Per il resto, si tratta di orologi poco visti, forse poco comprati, in definitiva inutili sia come Seamaster che come Dynamic.

Omega_Seamaster_Dynamic0

jpg
la scritta Dynamic è presente solo sul fondello, accanto al medaglione Seamaster:


Seamaster_1426-2

3ed70e3395638c4159a684ecf7c2d5c8_orig
i movimenti sono per lo più al quarzo.

LA TERZA GENERAZIONE
Nel 1977 il Dynamic cambia ancora, e ancora una volta in peggio.
Cassa e bracciale perdono gli spunti rivoluzionari rimasti per cadere nella più scontata ovvietà: verranno prodotti due modelli, un solo-tempo con secondi al centro e calibro automatico (calibro 1108, che poi è il "consueto" ETA 2892-2). La cassa, non più monoblocco, è in 2 parti, la impermeabilità è di 50 metri.
L'altro modello è indubbiamente (a mio avviso) il cronografo meno interessante prodotto da Omega, con movimento modulare.
Le forme di questi due Dynamic avevano una foggia militare, il modello erano gli orologi prodotti per le Forze Militari Inglesi durante la Seconda Guerra Mondiale.
A questi due modelli va aggiunta una serie del crono, denominata "Targa Florio" a ricordo della celebre gara automobilistica siciliana, e caratterizzato da un quadrante diverso dal precedente:

La cosa più originale di questa serie di orologi è la scatola: un cilindro ovale di metallo che ricorda in qualche modo le forle della prima serie...

Omega_Dynamic

Dynamic2



scatola

REFERENZE
Omega a Journey through the time

https://dl.dropboxusercontent.com/u/200860...amic%20I%20.pdf




APPENDICE
nel testo cito il fatto che essendo la cassa del Dynamic (almeno del prima versione) monoblocco, al movimento si accede togliendo il vetro con uno specifico strumento.
Ecco il mio, un Bergeon (ma immagino ce ne siano anche di altre marche):




questa è invece la chiave Omega in plastica rossa che serve per svitare l'anello metallico che unisce cassa a bracciale:







Edited by VValenti65 - 8/12/2021, 21:32
view post Posted: 10/10/2014, 06:42     +1Una Maison italiana: la Paul Picot di Le Noirmont - La pagina degli orologi d'epoca (vintage watches)
Oggi Paul Picot. Questo modello si chiama Atelier riserva di carica. La Paul Picot era negli anni 90 una giovane Casa, ma molto dinamica e con bei pezzi, anche se i movimenti incassati erano per lo più i consueti ETA:
def4


questo modello faceva parte della elegante collezione Atelier, e ha il quadrante in argento massiccio, a finitura quillochè:
def5
def6

Questo un modello in acciaio, di dimensioni piú contenute (35 mm):
def2_1

Altra serie molto in viga negli anni 90 era la collezione Firshire ( il nome faceva riferimento ad una contea dello Jura svizzero, dove si trovava la fabbrica di Paul Picot), caratterizzata da una tipica cassa tonneau e da quadranti guillochè. Una serie molto elegante, secondo me:

D32CD90D-D62D-491D-8F8E-328EAA4FD1C4

Def3

2_2

1_18

Successivamente furono introdotte casse rotonde ( con la complicazione della gran data):

5_3

Anche sul cronografo Firshire Ronde Autodata ( qui a carica automatica):

PP6

Uno dei modelli di punta era il cronografo Le Chronographe (allego le foto di quelli che ho avuto):

PP5_0

PP3

PP11

def1_1

Fondello


tutti i Paul Picot dell'epoca si caratterizzavano per le eccellenti finiture:

PP1

il tallone d'achille di questo cronografo era purtroppo il movimento modulare, come si evince chiaramente osservando il profilo della cassa (ETA + DD) :

PP2


egli anni successivi la Paul Picot introdusse anche un modello a produzione numerata dedicato alla gara di F1 dell'autodromo di Monza:

defdef3

jpg

monza6

Poco prima del Le Chronographe, Paul Picot introdusse un cronografo molto particolare, l’U-boot, che richiamava sul fondello i sommergibili tedeschi e caratterizzato da un particolare cavaliere sulla ghiera ( movimento Lemania 5100):
PP2_0

3_0

fondello

mov

Disponibile anche con calibro manuale Lemania 1873 e cassa un po’ più piccola (36 mm):

90A99D16-B083-4750-9AB3-F75F87CFD664

ma, facendo un passo indietro
, Paul Picot nasce nei primi anni 80 come serie giovanile della Casa svizzera "storica" Levrette. In questa fptp vediamo un modello al quarzo, marcato Levrette, che scimmiotta in qualche modo il Date Just: fu il mio primo orologio "serio" di ragazzo ginnasiale:
PP1_0


altro extrapiatto al quarzo della medesima epoca:

DCP_0147

in seguito la Levrette fu acquistata dalla famiglia Baiocchi di Imperia, che decise di lanciare il marchio Paul Picot come autonomo. Nascono allora i crono Le Chronographe e U-Boot di cui abbiamo parlato prima. Negli anni 90 la Paul Picot la cui sede è in Svizzera nello Jura, si dedica ad esemplari molto curati dal punto di vista delle finiture.

Tra i primi modelli ad utilizzare esplicitamente il nome Paul Picot sono questi eleganti segnatempo in oro 18K, facenti parte della collezione oro-pelle:

PP__oropelle
altro:

DCP_0625
Oltre a quelli citati prima abbiamo ad esempio il bel Telemark:

00C64569-130B-45D5-8C5A-3763B9FAD44B
un'altra caratteristica della Paul Picot fu la produzione di subacquei di discreto successo, come il Plongeur n°1:

2EBEA949-0E11-41A7-ADE2-CCE7CEC010DD[IMG=3A919CA7-9557-4618-8552-F6DE8C242775]https://upload.forumfree.net/i/ff11043333/3A919CA7-9557-4618-8552-F6DE8C242775.jpeg[/IMG

oppure come il successivo modello C-Type:

E245D095-10A1-4252-9667-0EB38EFB4072

Cronografo:
1_5
altro sub, lo SportMariner:

5D2F3B39-7F08-45CC-97A9-98B619B8D19D
dopo che uno die primi subacquei di Paul Picot, il Paul Mariner, pur molto ben rifinito, era stato criticato (giustamente) per la sua eccessiva "somiglianza" con il Submariner:
8CBD0700-FBAA-4497-B7B6-0555740F1D00

Segue un altro crono con il Lemania 5100, uno dei movimenti più utilizzati dalla Casa per i suoi cronografi sportivi. Questo è il PP Chrono Buille:

_________DSCN3431

DSCN3445



Concludo con il Technicum, bellissimo cronografo rattrapante con calendario, il primo ad avere l’indicazione della riserva di carica:

A55C9E30-CDA2-4812-B825-CA544170B4D7

AA7E5D0C-FE89-45C2-985E-F3F2C1D26408

Il calibro PP 8810 ha come base il consueto Valjoux 7750, con certificato di cronometria e fortemente modificato:

01AC02C6-056F-4FC7-926C-85FF6E2E7F70

Edited by VValenti65 - 4/1/2021, 05:34
2 replies since 25/6/2014